Carcere, i garanti: «Sistema al collasso, incontreremo Nordio prima che sia troppo tardi»

Samuele Ciambriello, Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale e portavoce della Conferenza nazionale dei Garanti territoriali: «Siamo in piena emergenza umanitaria»

«Il sistema carcerario è al collasso. siamo in piena emergenza umanitaria». A dirlo è Samuele Ciambriello, Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale e portavoce della Conferenza nazionale dei Garanti territoriali, rendendo noto che «mercoledì 7 saremo ricevuti dal ministro Carlo Nordio» e tornando ad auspicare, in merito al decreto carceri in discussione in Parlamento, che «ci siano emendamenti migliorativi».

Le carceri, prosegue Ciambriello, «sono una polveriera a miccia corta, una desertificazione affettiva, sociale e Costituzionale. Una discarica sociale e uno ospizio dei poveri. Chiediamo che le 7954 persone che hanno un residuo pena al di sotto di un anno siano i primi ad avere un beneficio: 4303 detenuti devono scontare fino ad 8 mesi di carcere, non sono reati ostativi. Bisogna fare subito qualcosa, qui e ora. Anche una liberazione anticipata speciale con l’aumento dei giorni».

Al ministro, aggiunge, «rappresentaremo la complessità sociale del carcere che è una comunità penitenziaria fatta di detenuti e detenenti. Come garanti, abbiamo uno sguardo intrusivo del sistema penitenziario, vediamo storie e avvenimenti da diversi punti di vista. È la Costituzione il baluardo del nostro lavoro, del nostro agire come autorità indipendenti».