Ennesimo suicidio in carcere: Montorio 69enne si toglie la vita nell’indifferenza delle istituzioni

Carcere di Montorio (Verona)
Carcere di Montorio (Verona)

Un altro tragico evento ha scosso le carceri italiane, con un detenuto di 69 anni che si è tolto la vita nel carcere di Montorio, impiccandosi con un laccio. Questa notizia si aggiunge alla lunga lista di suicidi che hanno avuto luogo nelle carceri italiane negli ultimi anni, portando il totale a 19 dall’inizio dell’anno, di cui 18 tra i detenuti e uno tra il personale penitenziario.

La Uilpa Polizia Penitenziaria, attraverso il suo segretario generale Gennarino De Fazio, ha espresso profonda preoccupazione per la situazione sempre più critica degli istituti penitenziari italiani. De Fazio ha denunciato come il carcere sia diventato un “luogo di morte e sofferenza”, non solo per i detenuti ma anche per chi vi lavora. La situazione a Verona è particolarmente critica, con il carcere di Montorio che ospita 590 detenuti a fronte di una capienza di soli 318 posti. Questa condizione di sovraffollamento è aggravata dalla carenza di personale, con 318 agenti penitenziari in servizio rispetto ai 420 necessari. A livello nazionale, mancano oltre 18.000 agenti e i detenuti superano di 16.000 unità la capienza regolamentare delle carceri.

De Fazio ha lanciato un appello urgente al Ministro della Giustizia Nordio e al Governo, chiedendo interventi immediati per affrontare il sovraffollamento carcerario, rafforzare gli organici della polizia penitenziaria, garantire un’adeguata assistenza sanitaria ai detenuti e avviare riforme strutturali che restituiscano dignità sia ai detenuti che agli operatori penitenziari. La Uilpa sottolinea come il sistema penitenziario sia al collasso e necessiti di interventi urgenti per evitare ulteriori tragedie e garantire condizioni di vita e di lavoro più umane e sicure all’interno delle carceri italiane.

Il suicidio di un detenuto è un evento tragico che lascia una ferita profonda nelle famiglie e nella società. Tuttavia, è importante riconoscere che questa tragedia non è un caso isolato, ma il risultato di un sistema carcerario in crisi. Il sovraffollamento, la carenza di personale e le condizioni di vita inadeguate all’interno delle carceri sono fattori che contribuiscono a creare un ambiente malsano e pericoloso per i detenuti.

È necessario che il Governo e le istituzioni competenti prendano in considerazione le richieste della Uilpa Polizia Penitenziaria e adottino misure concrete per affrontare l’emergenza carceraria. Solo attraverso interventi decisivi e una riforma strutturale del sistema penitenziario sarà possibile garantire la sicurezza e il benessere dei detenuti e del personale penitenziario, e prevenire ulteriori tragedie come quella che si è verificata a Montorio.